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Abbiamo bisogno rapidamente di case adeguate per MCS

Stefan Hartmann
Le persone intolleranti alle sostanze chimiche non possono vivere dentro case normali. Adesso le persone colpite da sensibilità chimica nell’Uster hanno fondato una cooperativa edilizia.

Uster, 9 febbraio 2008. Il contatto quotidiano con profumi, detersivi o veleni ambientali rendono gravi le persone con la cosiddetta Sensibilità Chimica Multipla (MCS). Queste non possono vivere in “case normali”; adesso, con la cooperativa “case sane per MCS”, possono approntare delle case adatte a loro. Circa un terzo dei 35 soci della cooperativa si sono riuniti giovedì sera per l’assemblea della fondazione nel centro ricreativo Frjz nell’Uster. Fra questi c’erano anche alcune persone colpite da MCS. Questa sera, nel centro è stata eretta la statua, con autorizzazione, ed è stato scelto il presidente e il consiglio direttivo. All’unanimità è stato eletto presidente Christian Schifferle (52); nel consiglio è stato eletto, fra gli altri, il dottor Roman Lieta nominato da Rapperswil.

Misure di emergenza per costruire abitazioni

Aiutano la cooperativa due specialisti in pensione: l’architetto Werner Scagnetti di Pfafikon e l’ingegnere meccanico Max Meier (Wädenswill). Entrambi fanno parte del Berater-Netzwerk Innovage, rete di consulenti con servizi di interesse collettivo e culturali supportati da Migros-Kulturprozent. Entrambi gli specialisti hanno aiutato alla realizzazione della statua. “Lo scopo è di far avere presto alle persone malate di MCS abitazioni sane e convenienti”, ha dichiarato Max Meier, che ha condotto la serata come presidente dell’assemblea. Per voce del presidente Christian Schifferle la cooperativa vuole trovare nel giro di due anni case adatte che possano venire ristrutturate con misure adeguate per MCS.
“Abbiamo bisogno di abitazioni con una certa urgenza; ci sono molti casi gravi di MCS”. Oltre a ciò è prioritaria la ricerca di siti per nuove abitazioni adatte a chi ha la MCS. Per questo si vuole collaborare con il Comune, ma anche con fondazioni pubbliche e sponsor. Le abitazioni per MCS devono essere prive al massimo di sostanze inquinanti.
Questo vuol dire che occorre materiale da costruzione biologico, che non rilasci esalazioni chimiche, per esempio formaldeide, materiali in legno, colle o lacche per il parquet appartengono a questa categoria di materiali problematici.

Le costruzioni idonee per MCS si attengono fortemente all’edilizia italiana con pietra o pavimenti in mattoni così come intonaci minerali per le pareti. Devono venire istallati speciali apparecchi filtranti permanenti per rinfrescare e purificare l’aria degli ambienti interni. Nelle case per MCS devono essere rispettate regole precise; devono essere vietati detersivi odorosi, ammorbidenti, sostanze detergenti e disinfettanti o profumi.

Etichettati come dei simulatori

“A lungo i malati MCS sono stati presentati come simulatori” lamenta Schifferle. La medicina tradizionale e le assicurazioni si rifiutano di riconoscere la Sindrome MCS come quadro clinico. Solo pochi medici riconoscono subito un malato di MCS. Schifferle calcola che i malati di MCS in Svizzera siano circa 5000. Da cinque anni ha fondato, insieme a 300 associati, un gruppo di auto-aiuto MCS-Liga Schweiz. Schifflerle è fiducioso perché ha osservato una svolta nella percezione del problema. Infatti la città di Zurigo, all’inizio di dicembre, ha discusso, in una tavola rotonda, della costruzione di un agglomerato di case idonee per i malati di MCS. Schifferle ha instancabilmente sposato la causa MCS. Nel dicembre 2007 ha distribuito volantini a circa 100 parlamentari della camera dei deputati e pure al Ministro della Salute Cuochepin. Venerdì prossimo verrà intervistato in una trasmissione televisiva della rete tedesca ZDF.

La roulotte dove vive Christian Schifferle
Articolo originale in tedesco

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