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I danni accertati con la PET richiedono la massima disintossicazione e il pensionamento

Del Prof. Max Daunderer
dal sito www.toxcenter.de
Traduzione di Silvia Bigeschi per A.M.I.C.A.

La PET è la prova del danneggiamento cerebrale causato da tossine.
Mentre tutti gli altri metodi di analisi sono sconosciuti ai medici disinformati, con un referto obiettivo di danni al metabolismo cerebrale i medici hanno in mano un documento dal quale si traggono conseguenze di notevole entità:

  1. Evitamento dei veleni in modo completo e radicale
    – dalla bocca (estrazione dei denti)
    – dall’abitazione (con i patch test di lunga durata)
  2. Pensionamento per danno cerebrale causato da una encefalopatia tossica.

Valori di riferimento:

100%                                  normale

– 90%                                  borderline – valore limite invalidità funzionale

90-80%                              media entità

80-70%                              grave

Sotto il 70%                      molto grave (Alzheimer)

Anche i critici ammettono che “la PET è idonea per dimostrare in modo oggettivo le alterazioni causate da tossine.” Da: G. Triebig, G. Lehnert: Neurotoxicologie in der Arbeitsmedizin und Umweltmedizin: A. Kehrholz: PET und Neurotoxizität.

E poi: “La misurazione dei valori di glucosio permette di individuare la disfunzione neuronale della corteccia cerebrale e del cervello. L’alto costo degli esami è giustificata se, in determinati e particolari casi bisogna obiettivare gli effetti neurotossici sul cervello …”

I casi di controllo senza esposizione tossica a nostra conoscenza li ha solo il Dr. Hörr nel suo computer. Tutti gli altri confronti sono di malati con malati più lievi. Dr. Hörr, Kassenartz, Zehntgasse 1, 73207 Plochingen, Tel 07153 82130

Fax 07153 821330

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