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Giornata nazionale contro l’elettrosmog

15 giugno 2007 – A.M.I.C.A. partecipa alle ore 9.00 alla Manifestazione davanti alla Camera dei Deputati in Piazza Montecitorio e al Convegno dal titolo “Elettrosmog: un’emergenza rimossa?” che si tiene alle ore 11,00 presso Palazzo Marini, in Via del Pozzetto, 156 – Roma.

Si tratta di una serie di iniziative organizzate dalla Rete Nazionale dei comitati contro l’elettrosmog. Sempre più cittadini, infatti, si scontrano con i problemi connessi all’installazione di ripetitori di telefonia mobile all’interno dei centri abitati così come di antenne radiotelevisive, tralicci dell’alta tensione e da poco anche di antenne di reti WiFi per la connessione ad Internet senza fili.La Rete Nazionale richiede ai Parlamentari la rapida emanazione dei decreti attuativi della legge quadro compresi i due DPCM dell’8.08.03 emessi dal governo Berlusconi ad oggi scaduti, oltre che inadeguati; la presentazione al Parlamento di tre proposte di legge che interpretano in modo autentico le previsioni di cui all’art.8, comma 6 della L. 36/2001 al fine di superare l’irrisolto contenzioso giudiziario fra comitati di cittadini, amministrazioni locali e gestori delle reti elettriche e delle telecomunicazioni riguardo l’installazione di impianti che ormai superano i livelli fisiologici di tolleranza.

La Rete Nazionale punta anche alla modifica del capo V del Codice delle Comunicazioni figlio del decreto Gasparri, bocciato dalla Corte Costituzionale, nonché al riconoscimento della elettrosensibilità, condizione sempre più diffusa che comporta sintomi come nausea, mal di testa, eruzioni cutanee, parestesie, dolori, acufeni e persino attacchi epilettiformi e molti altri, quando si è esposti a campi elettromagnetici sebbene rientranti negli attuali limiti di legge, come i videoterminali e i cellulari.

A.M.I.C.A. è impegnata nel riconoscimento di tale condizione così come di altre malattie ambientali, come la Sensibilità Chimica Multipla (MCS) e la Sindrome da Stanchezza Cronica (CFS) che sono, in alcuni casi, sovrapponibili in quanto il malato presenta reazioni a fattori di stress ambientali sia chimici sia elettromagnetici. Secondo A.M.I.C.A. è alquanto scandaloso che il promemoria n. 296 del dicembre 2005 sull’ipersensibilità ai campi elettromagnetici dell’OMSaccomuni tale condizione alla Sensibilità Chimica Multipla per negarle entrambe suggerendo l’adozione del termine Intolleranza Ambientale Idiopatica IAI per indicare la sensibilità a fattori ambientali, se si considera che l’introduzione di tale termine, nella comunità scientifica, si deve ad un clamoroso caso di manipolazione mediatica da parte dell’industria chimica.

Tale termine, infatti, fu proposto per la prima volta da rappresentanti di importanti multinazionali, tra cui CocaCola e Basf, nel corso del workshop sulla MCS tenutosi nel 1996 a Berlino. Sebbene i partecipanti non raggiunsero una posizione univoca sulla patologia, sulla stampa il termine Intolleranza Ambientale Idiopatica fu presentato come frutto della posizione ufficiale della OMS che invece diramò ai partecipanti del workshop una nota per chiarire che da parte sua non c’era ancora alcuna posizione ufficiale. L’aggettivo “idiopatica” significa “di origine sconosciuta” e in questo caso fu usato per negare la correlazione degli stress ambientali con la malattia. A quanto pare, dopo nove anni salta di nuovo fuori per negare la correlazione dei sintomi ai campi elettromagnetici; ma stavolta con il logo dell’OMS. E dire che fu il Presidente dell’OMS, Groharlem Brundtland, medico nonchè primo ministro della Norvegia, a dichiarare alla stampa nel 2002 (alla rivista Dagbladet) di sentirsi male se qualcuno teneva un cellulare acceso a meno di quattro metri da lei. Curiosamente cinque mesi dopo si dimise.

Va osservato che sebbene le agenzie governative e la stessa OMS non riconoscano l’elettrosensibilità, questa è considerata una forma di invalidità in Svezia. A.M.I.C.A. si sta impegnando nella ricerca e divulgazione di documentazione scientifica per consentire ai cittadini di attuare delle strategie di prevenzione, soprattutto nei confronti dei cellulari che andrebbero accesi ed utilizzati solo in casi di stretta necessità.

Secondo A.M.I.C.A. è necessario che la comunità scientifica si confronti adeguatamente con il problema del conflitto di interessi all’interno degli organi predisposti a stabilire i limiti standard di sicurezza della esposizione a campi elettromagnetici, tenendo in considerazione non solo la popolazione generale, ma anche persone danneggiate da esposizioni chimiche e i minori che sono più suscettibili agli effetti di tali campi.

Programma del Convegno

ELETTROSMOG: UN’EMERGENZA RIMOSSA?
Roma, Camera dei Deputati
15 giugno 2007

Presidenza:
Laura Masiero (Apple), Francesco Miazzi (Forum Veneto Comitati contro l’elettrosmog), Anna Zucchero (Associazione Italiana Elettrosensibili), Giuseppe Teodoro (Coordinamento Comitati Romani contro l’elettrosmog), Vittorio Fagioli (Alce)

Apertura lavori
Saluto: Laura Masiero
Introduzione: Giuseppe Teodoro

Relazioni:

Prof. A.G. Levis (Apple): lo stato della ricerca sui danni biologici e sanitari dei c.e.m.

Dott.ssa Anna Zucchero (AIE): il problema degli elettrosensibili

Dott. Livio Giuliani (ICEMS): gestione del rischio per la salute pubblica.

Interventi:
On. Angelo Monelli (Verdi)
On. Paolo Cacciari (RC-SE)
Sen. Felice Casson (L’Ulivo-DS)

Sono stati invitati:
Sen. Tommaso Sodano, pres.te XIII Comm.ne Territorio, Ambiente, Beni Culturali Senato
On. Ermete Realacci, pre.te VIII Comm.ne Ambiente, Territorio, Lavori Pubblici Camera
On. Paola Balducci (Verdi)
On. Fulvia Bandoli (Sinistra Democratica per il Socialismo Europeo)
On. Marco Malgaro (L’Ulivo – Margherita)
On. Valerio Calzolaio (già Sottosegretario all’Ambiente)

Sen. Loredana De Petris (I.U. Verdi – Comunisti Italiani)

On. Sergio Gentili (l’Ulivo – DS)

On. Fabrizio Vigni (già relatore alla Camera dei Deputati legge quadro elettrosmog)

Dott. Giuseppe Vatinno (Italia dei Valori)

Intervengono:
Sen. Livia Turco, Ministro della Salute

On. Alfonso Pecoraio Scanio, Ministro dell’Ambiente, Tutela del Territorio e del Mare

Conclusioni della presidenza:
Vittorio Fagioli.

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