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Installazione di nuove antenne: cittadini ed elettrosensibili possono proteggersi

Consigli per i cittadini

Da anni si rivolgono all’Associazione di volontariato AMICA tanti cittadini e comitati preoccupati per gli effetti nocivi delle radiazioni elettromagnetiche della telefonia mobile e del Wi-Fi.

AMICA risponde che ci sono 60 giorni di tempo dal momento in cui si è venuti a sapere della nuova installazione, per opporsi al TAR o davanti al Presidente della Repubblica. L’opposizione al TAR richiede l’intervento di un avvocato e il pagamento della parcella e dei relativi oneri, ma è il solo modo efficace per cercare di bloccare una installazione.

Oggi le procedure di autorizzazione dei ripetitori della telefonia mobile sono state molto semplificate per agevolare lo sviluppo economico, quindi servono avvocati esperti per riuscire a trovare delle irregolarità nelle procedure burocratiche e avere una base per fare opposizione.

Se le antenne sono state già installate, il primo passo per cercare di rimuoverle e documentare che i limiti di esposizione rispettino i limiti di legge. Questo si può fare chiamando l’ARPA che viene gratuitamente a fare delle misurazioni. In caso di risultati incerti o della presenza di molti malati nelle abitazioni in prossimità della installazione è possibile richiedere una misurazione indipendente e una valutazione del rischio biologico.

Sul sito di AMICA ci sono diversi consulenti ed avvocati esperti che si occupano proprio di queste situazioni.

Consigli per le persone elettrosensibili

Sempre più persone ottengono una vera e propria diagnosi di Elettrosensibilità e si sentono dire dal medico che devono cercare di evitare il più possibile le radiazioni elettromagnetiche per tenere sotto controllo i sintomi e non peggiorare.

L’evitamento elettromagnetico è sempre più difficile in un contesto di sviluppo industriale delle telecomunicazioni che è favorito da leggi sempre più liberiste. La legislazione nazionale e internazionale, però, prevede ancora dei cardini fondamentali che mettono al primo posto la salute dell’Uomo e dell’ambiente.

Per aiutare le persone con elettrosensibiiltà AMICA si è rivolta al Dott. Giuseppe Teodoro, uno dei maggiori esperti in Italia di legislazione sui campi elettromagnetici, per chiedere un facsimile di lettera che permetta alle persone elettrosensibili o con altre forme di fragilità (per esempio i portatori di pace maker) di far valere i propri diritti. Il Dott. Teodoro ha predisposto un facsimile di diffida da inviare al proprio comune e all’ARPA della propria regione.

Clicca qui per scaricare la lettera in formato WORD

Clicca qui per scaricare la lettera in formato PDF

La lettera presenta numerosi riferimenti normativi sulla tutela della salute e dell’ambiente dal rischio elettromagnetico, ma anche riferimenti scientifici sulla elettrosensibilità e le sentenze che hanno riconosciuto questa come malattia professionale.

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