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Informazioni sulla elettrosensibilità

Negli ultimi anni stanno aumentando le persone che contattano AMICA perché hanno dei sintomi di Elettrosensibilità, per esempio soffrono di insonnia quando lasciano acceso il modem Wi-Fi, oppure hanno mal di testa o ronzii alle orecchie (tinnito) se usano il cellulare, oppure soffrono di bruciori alla pelle e di difficoltà di concentrazione da quando hanno installato il Wi-Fi nel loro ufficio, ecc. I sintomi sono vari.

L’elettrosensibilità ad oggi non è ancora riconosciuta dalle istituzioni pubbliche come una vera e propria malattia, ma la ricerca scientifica ha dimostrato chiaramente che le esposizioni elettromagnetiche, anche molto al di sotto degli attuali limiti di legge, producono degli effetti biologici che spiegano bene i sintomi della elettrosensibilità.

La ricerca americana e francese sulla malattia ha chiarito che si tratta in parte di una malattia neurologica e in parte di una malattia caratterizzata da un forte aumento dello stress ossidativo. Anche i ricercatori italiani del gruppo della Dott.ssa Chiara De Luca hanno fatto le stesse scoperte. Nel 2021 è stato pubblicato il CONSENSO SCIENTIFICO SULLA ELETTROSENSIBILITA’ che ha stabilito una volta per tutte che si tratta di una malattia organica neurologica.

Per questo motivo AMICA consiglia a tutti, elettrosensibili e non, di ridurre quanto più possibile le esposizioni elettromagnetiche, come quelle di radiofrequenza emesse da Wi-Fi, tablet, smartphone, telefoni senza fili, compresi i cordless domestici.

La radiofrequenza rappresenta un fattore di rischio che aumenta con il tempo di esposizione, per questo bisogna proteggere i giovani, in particolare i nascituri nel grembo della mamma e i bambini.

Tutte queste tecnologie non si possono considerare completamente sicure per la salute e possono avere degli effetti biologici significativi. Per questo è sempre consigliabile preferire le comunicazioni via cavo.

Le possibili cause dell’Elettrosensibilità

Alcuni medici considerano l’elettrosensibilità una condizione ereditaria che fa percepire ad alcune persone i campi elettromagnetici. Questa particolare percezione può diventare una vera e propria malattia e una invalidità ambientale quando l’esposizione a campi elettromagnetici non solo viene percepita, ma produce anche dei sintomi.

Alcuni medici ritengono che l’elettrosensibilità possa essere dovuta a condizioni mediche che comportano un’infiammazione cronica (come la Borreliosi o Sindrome di Lyme) e un aumento dello stress ossidativo, come la Sensibilità Chimica Multipla o un avvelenamento da metalli pesanti.

Sarebbe utile valutare sempre con il proprio medico i fattori di rischio – ambientali e virali – che sono associati ad un aumento della sensibilità ai campi elettromagnetici.

Il Prof. Max Daunderer nel suo manuale sulla intossicazione da amalgama dentale, considera i metalli dell’amalgama responsabili dei sintomi della elettrosensibilità. Per saperne di più consigliamo di leggere il suo libro sull’amalgama che AMICA ha tradotto. Nel 2022 AMICA ha tradotto una parte del manuale universitario sulla tossicità dell’amalgama del prof. Daunderer e lo ha pubblicato con il titolo “Elettrosensibilità e metalli”, disponbile tra i libri di AMICA.

Se si desidera avere maggiori sull’amalgama visita la pagina delle informazioni sulla rimozione protetta e sulle cure. In ogni caso l’amalgama non può essere l’unica causa perché tante persone elettrosensibili non hanno queste otturazioni dentali.

Riportiamo che alla nostra associazione si sono rivolte diverse persone che hanno iniziato a stare male dopo aver messo, per esempio, degli impianti di titanio. Servirebbero degli studi scientifici al riguardo.

A chi rivolgersi per una diagnosi valida?

Sul nostro sito c’è un ELENCO DI MEDICI che si occupano di medicina ambientale. In particolare il Prof. Dominique Belpomme, che visita a Parigi, ha condotto uno studio scientifico molto importante sulla elettrosensibilità e si avvale di alcuni test clinici che possono essere molto utili per dimostrare una condizione di invalidità fisica. In Italia la dott.ssa Annunzia Difonte, specialista in Medicina del Lavoro, indicata nell’elenco suddetto, può fare certificazioni utili per il lavoro o per procedimenti legali.

Molti pazienti ci hanno riferito che il dott. Rea della Clinica di Dallas consiglia a chi è elettrosensibile di cercare di “scaricare” il più possibile l’energia elettrostatica del corpo camminando, per esempio, il più possibile scalzi, indossando scarpe con la suola in cuoio invece che in gomma, camminando lungo corsi d’acqua o su bagnasciuga del mare perché l’acqua favorisce lo scarico dell’elettricità elettrostatica.

Nel Regno Unito il laboratorio Acumen ha messo a punto un’analisi degli addotti del DNA che è utile a dimostrare l’elettrosensibilità. Può chiedere informazioni ai MEDICI indicati sul sito di AMICA.

Come crearsi un ambiente sicuro?

AMICA ha raccolto anche un ELENCO DI CONSULENTI che sono stati consigliati da Soci e Sostenitori che si sono trovati bene con loro. Alcuni si occupano proprio di misurazione dei campi elettromagnetici e di schermature.

Il Dott. Fiorenzo Marinelli sta conducendo per AMICA uno studio sull’associazione tra esposizione elettromagnetica a radiofrequenza e insorgenza dei sintomi negli elettrosensibili e fa delle consulenze specifiche attraverso la dosimetria per monitorare il rischio elettromagnetico a cui si espone la persona durante il giorno.

Resta in contatto con AMICA!

Sul CANALE YOUTUBE di AMICA troverai molte interviste sui campi elettromagnetici e sulla elettrosensibilità.

Diventa Sostenitore e partecipa al Gruppo Gmail di AMICA per confrontarti con altre persone che hanno il tuo problema.

Si può devolvere il 5×1000 ad A.M.I.C.A. indicando sulla dichiarazione dei redditi il codice fiscale 97306440583 nella sezione delle associazioni di volontariato.

Clicca su www.infoamica.it/sostieni

Foto di Mike Renpening da Pixabay

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