Il Ministero della Salute spagnolo è stato condannato a risarcire una donna che si è ammalata di Sensibilità Chimica Multipla in seguito ad un incidente presso l’ospedale Fundaciòn de Clahorra dove lavorava.
L’incidente era avvenuto il 1 dicembre 2011 quando la donna, che prestava servizio come assistente nelle sale operatorie, nel corso delle sue attività quotidiane aprì una lavatrice per la disinfezione della strumentazione clinica al termine del ciclo di lavaggio e fu inondata dalle emissioni di gas irritanti a distanza ravvicinata, reagendo con bruciore immediato agli occhi e con una sensazione di soffocamento.
Da quel momento la donna aveva sviluppato una sensibilità a tutti i composti chimici anche in minime dosi, fino ad avere una diagnosi di Sensibilità Chimica Multipla.
Ne è seguito un procedimento legale che si è concluso nel 2017 con la sentenza definitiva del Tribunale Superiore di Giustizia de La Rioja che ha condannato il Ministero della Salute del Governo della Rioja ad un risarcimento dei danni.
Secondo la sentenza l’emissione incidentale di gas sarebbe avvenuta perché i tubi di alimentazione dei prodotti chimici nella lavatrice sarebbero stati scambiati così che la macchina avrebbe utilizzato dei prodotti inadatti per le temperature elevate. Il giorno dopo l’incidente, la dipendente aveva ripreso il servizio e si era sentita male, con nausee, vomito, vertigini, debolezza, accompagnati da malessere generale, con formicolio al volto, collo, labbra e lingua, irritazione agli occhi e senso di oppressione alla testa.
Dopo un prolungato congedo, era tornata al lavoro a giugno, ma in un’altra mansione per evitare il contatto con le sostanze irritanti che le avevano scatenato i malesseri e fu destinata all’ambulatorio di oftalmologia e dermatologia, nel quale però aveva continuato a stare male ogni volta che entrava in contatto con profumi intensi, prodotti per la pulizie e altri composti chimici.
La sentenza precisa anche che l’errore tubi non fu rilevato ancora 24 ore dopo l’incidente iniziale e che i fumi irritanti avevano continuato a disperdersi nella sala operatoria ogni volta che la lavatrice veniva utilizzata.
Il Ministero della Salute aveva respinto il reclamo della dipendente sostenendo che la sua patologia non derivava solo ed esclusivamente dell’incidente subito quel giorno del 2011 e che la sua malattia non era grave, ma il Tribunale alla fine ha stabilito che la Sensibilità Chimica Multipla di cui è affetta la ex-dipendente del Ministero della Salute non solo è grave e comporta limitazioni “nelle relazioni sociali, familiari che andranno a limitare la sua vita lavorativa e personale”, ma ha riconosciuto il nesso causale tra l’incidente in ambito lavorativo e l’insorgenza della MCS. Per queste ragioni il Ministero della Salute è stato obbligato dal Tribunale a risarcire la lavoratrice con 48.000,00 Euro.
Fonte: Articolo di Luis J. Ruiz, “Condenan a Salud a indemnizar a una auxiliar que sufre sensibilidad química tras un accidente laboral”, La Rioja.
http://www.larioja.com/la-rioja/201706/05/condenan-salud-indemnizar-auxiliar-20170605003259-v.html