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MCS: l’amalgama, la vera causa

Prof. Max Daunderer,
Professore di Tossicologia dell’Università Tecnica di Monaco
dal suo sito: www.tox-center.de
15 gennaio 2006
Traduzione di Emmanuella Tanon

E’ un mistero inspiegabile perché tutti i medici nascondano l’importanza dell’amalgama come causa primaria in questa materia. La storia dell’amalgama è un giallo misto di ingenua ignoranza e “bugie” di chi la vende. Fino a quando il mercurio si trova in una provetta, viene riconosciuto come altamente tossico, mentre nel ventre di una donna incinta non lo si riconosce come causa di malattia per il bambino che si presenta “ammalato dalla nascita”, e il dentista rimane estraneo e non colpevole. Visto che una parte importante del veleno viene trasmessa al neonato, i bambini nascono con questo “peso ereditario”. Dunque, si parla di “malattie dalla nascita”. Visto che il mercurio contenuto nell’amalgama comporta dei danni al DNA e danneggia direttamente anche i cromosomi, causa anche dei difetti genetici acquisiti.

L’amalgama è un potente agente che scatena allergie e favorisce la crescita di funghi che trasformano il mercurio in mercurio organico che a sua volta danneggia il cervello. Le allergie causate dalle tossine dentali oppure dalle tossine ambientali causano, attraverso una disreattività del sistema immunitario, una malattia autoimmune che colpisce un organo del corpo, provoca del pus e può essere mortale. I neonati vengono curati con una unica inalazione a 6 riprese di antidoto DMPS oppure DMSA e la madre deve essere immediatamente disintossicata.

Chi vuole sopravvivere, deve riconoscere da solo la causa e eliminarla E’ necessario per sopravvivere. Un evitamento delle esposizioni è l’unica difesa per i profani.

Anche dopo tanti anni si vede sull’ortopanoramica (OPT), quali tossine assunte, cioè inalate, hanno scatenato le allergie e provocato il pus. Sulla risonanza magnetica si vede dove le tossine si sono accumulate nel cervello.

Il “Pronto soccorso” descrive come si procede (per la diagnosi):

A Tests allergologici di 7 giorni
B Dimostrazione con test di autoimmunità degli sviluppi della malattia
C Sostanze chimiche ambientali e dentali
D Diagnosi mediante ortopanoramica e risonanza magnetica
E Evitamento delle esposizioni con protezione tripla (durante la rimozione delle amalgame e disintossicazione).

MCS: cure necessarie, successo duraturo, prime avvisaglie di Alzheimer (10.06.2005)
La sindrome MCS è una patologia puramente organica senza cause psichiche. La diagnosi avviene mediante ortopanoramica che può evidenziare un nervo olfattivo ingrossato, un tumore olfattivo, oppure delle zone nere relative agli allergeni ambientali che le hanno causate sotto i molari inferiori, spesso collegate ad allergie alle sostanze usate per le protesi oppure peggiorate da intossicazioni delle radici (devitalizzazioni) degli incisivi.

L’amalgama rappresenta un agente scatenante della MCS
Si è potuto rendere pubblica la gravità della malattia soltanto quando il paziente non curato è passato allo stadio dell’Alzheimer. Il quadro già drammatico può aggravarsi in modo drastico e accelerare a causa delle sostanze di metilazione che trasportano le tossine che scatenano l’infiammazione nel cervello, come la vitamina C, il selenio oppure i composti dello zolfo. Queste sostanze aggravano i pazienti in poco tempo e aumentano le allergie (allergie alimentari).

Dopo una diagnostica completa mediante:

  • Patch test di lunga durata relativi alle sostanze usate per le protesi e alle tossine ambientali, allergeni della plastica.
  • Risonanza magnetica cerebrale e test tossicologici.
  • Test di autoimmunità del cervello.

Praticare la bonifica dal pus su tutti i denti con:

  • Studio dei batteri sotto a tutti i denti
  • Test dell’Antibiotico per le persone sensibili su tutte le superfici dei denti

Tutti gli allergeni riscontrati dal test epicutaneo devono essere rimossi in profondità dalla mandibola e dall’ambiente. Quando si pensa di poter osare di tentare delle alternative, va prima accertata precedentemente la loro tolleranza, almeno mediante un test allergologico di lunga durata, il quadro può modificarsi dopo.

Secondo la nostra esperienza per i primi 10 anni, l’organismo sopporta ben poco.

Le trasfusioni e le iniezioni praticate con materiale in PVC portano spesso a peggioramenti irreversibili nel malato allergico alle sostanze che ammorbidiscono la plastica.

Adesso, dopo 11 anni di disintossicazione totale, i nostri pazienti, uno dopo l’altro, sono usciti dalla MCS. L’inizio del miglioramento è lento e, nei primi anni, i pazienti non sono fiduciosi.

Sulla base di esami oggettivi (rimozione del tumore del nervo olfattivo, riduzione importante delle tossine in base alla risonanza magnetica, test allergologico negativo) sappiamo che la malattia sparisce considerevolmente. Ovviamente potrebbe ricomparire dall’inizio a causa di un nuovo allergene (impianto dentale, per esempio). Si raccomanda pertanto di essere attenti per tutta la vita. Le superfici del cervello danneggiate devono essere pazientemente riattivate in altre zone (“IQ Training”). Riammalarsi avrebbe delle conseguenze psicologiche devastanti e potrebbe probabilmente significare il suicidio.

La MCS è sempre condizionata da tossine ambientali (21.01.2006)
In tutti i casi di MCS in cui si è riscontrato un ingrossamento del nervo olfattivo (tumore olfattivo), abbiamo notato delle tipiche zone di pus sotto il 6,5,1,2 dente, quale conseguenza di allergie ambientali. Un test allergologico di lunga durata lo ha confermato. A parte ciò, i casi peggiori di sindrome di MCS sono sempre stati causati da otturazioni della radice degli incisivi – soprattutto con amalgama regressiva – peggiorati da tossine ambientali.

La MCS è una intossicazione e pertanto una patologia puramente organica (30.04.2006)
Come cause della Sindrome MCS, abbiamo sempre rilevato delle tossine ambientali che si sono sommate a tossine dentali. La conseguenza dell’intossicazione del nervo sono dei danni organici come per ogni polineuropatia, nel cervello, nel tratto dello stomaco-intestino, nel cuore, nella muscolatura e nell’intero metabolismo. I pazienti non curati cadono in uno stato degenerativo e muoiono.

L’intossicazione del nervo olfattivo ha spesso come conseguenza delle modifiche del senso, i.e., gli odori non tossici vengono considerati altamente pericolosi. In caso di stress o di spossatezza, molti odori originali non vengono più percepiti come tali. La gravità della Sindrome MCS è collegata al fatto che il nervo olfattivo intossicato e ingrossato si espande fino a raggiungere la mucosa del palato degli incisivi.

Abbiamo osservato innumerevoli casi in cui l’ingrossamento del nervo olfattivo era visibile attraverso l’ortopanoramica soltanto sulla mascella superiore senza che ci fosse alcuna sensibilità olfattiva.

Accumulo di tossine
Le maggiori tossine accumulate lentamente nel cervello sono:

  • amalgama
  • solventi
  • esalazioni da automobili e incenerimento dei rifiuti
  • tossine del legno
  • metalli
  • oppiacei
  • pesticidi
  • psicofarmaci
  • fumo

Ci si ammala a causa di una triade, per esempio:

  • Metalli: amalgama
  • Pesticidi: piretroidi
  • Organici : diossina

Intossicazione del nervo
Le neurotossine inalate vengono accumulate dal nervo olfattivo che così si ammala. Il nervo olfattivo termina nella mascella superiore fra i due incisivi frontali.

Nel nervo, si accumulano:

  • tossine derivanti dalle otturazioni della radice superiore del dente, come per esempio il mercurio, lo stagno dell’amalgama usata posteriormente per l’otturazione (non trattabile) oppure dalla formaldeide.
  • tossine che vengono inalate giorno e notte (tossine ambientali)
  • tossine sul posto di lavoro (solventi, polvere di metalli, pesticidi)

La gravità della MCS è collegata allo spessore del nervo olfattivo visibile nell’ortopanoramica della mascella; così si potrà anche leggere il successo della terapia. In un caso, il nervo olfattivo era ingrossato a tale punto oltre la mascella senza dente che si è dovuto rimuoverlo mediante una operazione.

Allergia nel cervello
Le sostanze chimiche inalate vengono trasportate tramite il nervo olfattivo dalla base del naso direttamente nel tronco cerebrale. Questa ‘autostrada’ del cervello funziona in millesimi di secondo. Degli ormoni vengono liberati nel tronco cerebrale in base al tipo di irritazione mediante una stimolazione oppure i nervi vengono stimolati. In epoca remota, la via olfattiva serviva a far riconoscere ad un uomo se una donna era “attraente” oppure no sulla base di sostanze ‘sessuali’ inodori. In passato l’assorbimento del mercurio dall’ amalgama era determinato dalla preparazione stessa. Così, si ritrovava, nei dentisti deceduti, il mercurio inalato accumulato nella parte frontale dell’ipofisi. Anche il mercurio inalato dai portatori di amalgama viene stoccato nell’ipofisi e precisamente nella parte posteriore. Qualora il nervo olfattivo sia totalmente saturo di tossine, l’inalazione successiva di tossine può portare a delle iper-reazioni: quando una tossina-allergene viene assunta tramite il nervo olfattivo è possibile uno shock allergico mortale. Ogni nuova inalazione della tossina comporta un peggioramento. Si deve pertanto evitare l’inalazione di tossina attraverso il nervo olfattivo fino alla rimozione. Le ricerche tossicologiche su un tessuto nervoso hanno rilevato che è possibile rimuovere una tossina dal nervo olfattivo, prima e dopo la conclusione di un corretto evitamento e di una corretta rimozione della neurotossina.

Quando il nervo olfattivo malato non è esposto ad un ambiente insalubre, i sintomi non compaiono, a riprova che si tratta esclusivamente di una una patologia del nervo. Ciò dimostra inoltre quanto sia sbagliato consigliare una psicoterapia per una patologia che riguarda puramente ed esclusivamente un organo.

Radiografie
Sulla base della nostra formazione radiologica, eravamo abituati da tempo come i nostri padri, in caso di patologie gravi, a rilasciare una diagnosi sulla base di una radiografia della mandibola. Fedeli al motto di mio padre e di un mio insegnante: “prima emettere una propria diagnosi mediante radiografia, poi leggerne l’esito”, abbiamo dovuto constatare che oggi l’esito smentisce sempre tutti i fatti riguardo al danno alla salute. Nella nostra materia dobbiamo procurarci da soli le conoscenze necessarie. Solo così ci facciamo un esperienza sui danni alla salute derivanti da perni in nickel rotti, dall’effetto elettrochimico dell’amalgama sotto l’oro oppure a contatto con l’oro, da pus sotto i denti del giudizio, da denti trattati in modo insoddisfacente alla radice, da radici rotte invisibili e da molto altro relativo alla mascella (vedi atlante dei foci tossici).

Su pazienti allergici gravi si vede un focolaio infiammatorio attorno al nervo olfattivo fra i due incisivi superiori. Per una paziente grave di MCS senza denti in questa zona infiammata abbiamo chiesto ai nostri chirurghi specializzati di eseguire una bonifica della ferita. Con nostra sorpresa, abbiamo trovato una terminazione nervosa che è stata sezionata e spedita al laboratorio tossicologico. Il risultato è stato molto sorprendente: L:B: Hg 950 microg/Kg. Dopo, la sintomatologia allergica migliorò decisamente. Dopo un anno fu nuovamente sezionata e i valori dell’intossicazione erano saliti in modo sconcertante: tampone della ferita : Hg 5500micro/Kg.

Si cercò allora sistematicamente mediante ortopanoramica il segno di una intossicazione del nervo. A questo proposito dall’esame risultò:

  1. la causa è sempre una intossicazione da amalgama con allergia.
  2. I casi più gravi risultano da una otturazione in amalgama nella radice di un incisivo, da otturazione in arsenico oppure da formaldeide dei denti devitalizzati, con gravità decrescente.
  3. Spesso la sintomatologia allergica diventa evidente soltanto mediante l’estrazione dell’incisivo e bonifica del pus e del focolaio tossico.
  4. Dopo la bonifica del metallo della mascella, le tossine ambientali come i piretroidi, PCP, Lindane, catrame e formaldeide mantengono la severità della sintomatologia in forma decrescente .
  5. Fintanto che vi è traccia di pus cioè non è stato somministrato alcun antibiotico testato nella cavità della ferita, non vi è guarigione.
  6. La prognosi dipende dallo stadio di intossicazione del nervo olfattivo (riscontrabile mediante risonanza magnetica).

Diagnosi veloce mediante ortopanoramica

  1. Appendere con ‘L’ a destra, verso il basso = sguardo verso il paziente.
  2. Lavoro mal eseguito nelle otturazioni della radice.
    a) otturazione della radice eseguita non integralmente (da sotto a sopra)
    b) macchia di pus nera sotto la radice
    c) macchia tonda bianca = amalgama
    d) macchia bianca angolare = formaldeide

Nervo e canale della radice non riconoscibili, pus (E) sotto la radice. Radice morta = estrarre dente (X)

3.  Cisti: il volume può variare da un nocciolo di ciliegia fino ad un tumore tondo grande quanto una ciliegia, di solito sul 6°= togliere dente: (E)

4. Metallo sui denti superiori:
a) Striatura simile ad un binario ferroviario: se non rimarcata= Oro, se evidente= Palladio
b) Contrasto simile ad un tubo= amalgama

5. Foci tossici: grande macchia nera, morbida sotto i denti inferiori su entrambi i lati (4,5) 6-7 cm: tossine ambientali, solventi, macchie distintamente piccole, grosse, bianche, su tutta la mascella fino all’articolazione della mascella, sotto la mucosa striatura bianca nella zona dell’8°, 9° dente estratto= formaldeide.

6. Nervo olfattivo : nella MCS non si vede un nervo olfattivo sano!

Il nervo olfattivo è intossicato quando sopra il centro dei primi incisivi superiori appare simile ad un pistone bianco. Più il pistone bianco si estende fra i due incisivi centrali verso il basso, maggiore è la sintomatologia clinica. MCS = Sindrome da sensibilità chimica multipla = il nervo olfattivo = ad un pistone bianco fino alla gengiva.

7. Pus : un osso sano ha le sembianze di una rete grigia.

Il pus ha la forma di una goccia e perfino quella di un piatto nero dalla punta della radice fino all’estremità (E, X).

Il pus può essere aspirato con un batuffolo di cotone solo dopo l’estrazione del dente, il laboratorio definisce il tipo di batteri e della pomata antibiotica che deve essere messa sulla garza, ogni giorno, per settimane, sulla ferita. La scomparsa del dolore dimostra che il pus è stato trattato in modo soddisfacente.

8. Articolazione della mascella: da un lato oppure da entrambi, non alloggiate adeguatamente nei condili (corone troppo alte)

Osteoporosi derivante da tossine del dente oppure tossine ambientali . La struttura ossea manca.

Sintomi guida

L’infiammazione del nervo olfattivo visibile nella radiografia è il sintomo determinante nella diagnosi della MCS. Anche i profani riconoscono spontaneamente, senza informazione , in una panoramica , fra gli incisivi superiori, l’ingrossamento bianco a forma di verme del nervo olfattivo, a causa delle tossine accumulate. Nelle immagini di controllo, prima che la MCS si sviluppi, non si evidenzia nessun nervo olfattivo, lo stesso dicasi per i pazienti trattati in modo soddisfacente. Quando nuove tossine, che sono causa di una allergia, vengono introdotte nell’ambiente del paziente, lo specialista vede sulla panoramica un incremento della capacità di contrasto del nervo olfattivo. Quando viene rimosso dal dentista mediante operazione, non si vede più niente sulla radiografia, ma ricresce molto presto e la sintomatologia ricompare.

Riconoscimento dell’agente scatenante

Riconoscere il nuovo agente scatenante è determinante per la sopravvivenza del paziente con MCS.

Schema diagnostico:

I medici che suppongono che si tratti soltanto di una patologia psicologica, hanno trattato il paziente e il quadro clinico in modo del tutto superficiale e rinunciano ad ogni test (Gaenshirt, 1950).

A causa dei molteplici agenti scatenanti, non è possibile fare test di provocazione a causa della criticità del quadro clinico di neuroallergia.

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