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Per una dieta povera di additivi

Donatella Stocchi , Aprile 2001

“Studi ambientali suggeriscono che gli acetilatori lenti sono più suscettibili agli agenti ambientali (1). “Approssimativamente il 50% della popolazione è composto da acetilatori lenti, loro disintossicano lentamente le sostanze chimiche, così sono più a rischio di Sensibilità Chimica Multipla” (2): Per un programma di prevenzione o di cura, se la malattia è già manifesta, si dovrebbe evitare quanto più è possibile l’esposizione agli inquinanti e  alle sostanze tossiche che possono essere anche contenute negli alimenti e nei farmaci (“mentre è obbligatorio elencare chiaramente gli ingredienti dei cibi e delle  bevande, non esiste una legge analoga in fatto di medicamenti”) (3). Il metodo migliore per evitare molti degli additivi è consumare prevalentemente cibi freschi (possibilmente di coltivazione biologica) non lavorati dall’industria alimentare.
Seguiranno solo informazioni utili per saper riconoscerli  sulla confezione degli alimenti ed evitare quando è possibile il maggior numero di additivi alimentari, non si vuole trattare in questa sede argomenti di vera pertinenza dietologica, nè esporre o sostenere teorie sul tipo di alimentazione più sana e idonea da seguire, codeste trattazioni sono lasciate a professionisti sanitari qualificati. Gli additivi alimentari sono in gran parte privi di  valore nutrizionale e sono aggiunti ai cibi e alle bevande per prevenire alterazioni, per rallentare lo sviluppo di muffe e dei processi degenerativi, per colorare e rendere più appetibile l’aspetto esteriore, per restituire gusto e aromi a lavorazioni che hanno tolto fragranza e freschezza, per favorire una lavorazione industriale, per proteggere dall’essiccamento.
Alcuni sono di derivazione naturale, ma la maggior parte sono ottenuti in laboratorio per esempio “dal petrolio, dal catrame di tabacco o dalla cellulosa” (4).

“Mediamente un individuo attraverso i cibi e le medicine ingerisce un chilo e mezzo/due chili l’anno d’additivi” (5).

Le sostanze utilizzate a questo scopo, nel nostro paese, devono fare parte di una lista approvata a livello europeo, ed è per questo che la loro sigla sulle etichette è preceduta da una “E”, che significa appunto Europeo, queste sostanze sono “volontarie”, cioè introdotte negli alimenti per decisione del produttore. “Ma non troveremo mai segnalati la presenza d’additivi “involontari”, cioè di provenienza e composizione diversa, per esempio residui veterinari di trattamenti zootecnici nella carne insaccata o in scatola, gli antiparassitari negli ortaggi, i conservanti nelle farine, i “coadiuvanti tecnologici”, come i solventi negli oli, oppure i residui di detergenti e disinfettanti, tracce metalliche da apparecchiature, materiali ceduti da imballaggi e così via” (6). Nelle etichette prima della “E” possiamo trovare la Categoria, poi un codice di tre cifre; oppure in alternativa possiamo leggere sempre dopo la categoria il nome specifico del prodotto, o in entrambi i modi se gli ingredienti sono citati in più di una lingua.

Esempio:  Categoria – Antiossidanti : E 330  Acido Citrico  – Citric Acid.

ELENCO DELLE CATEGORIE
Coloranti
Antiossidanti
Conservanti (nelle etichette anche con il nome: antimicrobici, antisettici, antifermentativi, batteriostatici, preservanti, inibitori)
Emulsionanti
Addensanti
Gelidificanti
Stabilizzanti
Esaltatori di sapidità
Acidificanti
Correttori d’acidità
Antiagglomeranti
Edulcoranti Artificiali (cioè Dolcificanti)
Polveri lievitanti
Antischiumogeni
Agenti di rivestimento
Agenti di trattamento della farina
Sali di fusione dei formaggi fusi (7)
Per poter facilmente suddividere, per i Coloranti il prefisso è 1.., per i Conservanti antimicrobici è 2.., con il numero 3.. iniziano le sigle Antiossidanti, Acidi e Regolatori d’acidità, 4…per Addensanti, Gelidificanti stabilizzanti.

Per avere una lista completa degli ADDITIVI ALIMENTARI vedere in Internet il sito della Leva di Archimede: http://www.laleva.cc/alimenti/alimenti.html ALIMENTI E COLORANTI.

Nel sito Internet IGIENE, ALIMENTI e NUTRIZIONE: http://digilarder.iol.it/giovannapelle/index.htm della Dott.ssa Giovanna Pelle A.S.L. 2, Ambito N°1, un altro  elenco meno completo, ma che offre maggiori informazioni caratterizzando con il colore rosso quelli eventualmente sospettati di essere tossici.
“PER MOLTE DI QUESTE SOSTANZE CHIMICHE AGGIUNTE AGLI ALIMENTI CI SONO SOSPETTI FONDATI DELLA COMUNITA’ SCIENTIFICA, QUANDO NON ADDIRITTURA CERTEZZE, CHE POSSANO ESSERE DANNOSI PER LA SALUTE”(8).

Per brevità si riportano solo quelli che è  consigliabile evitare e gli alimenti che generalmente possono contenerli, “a parte i conservanti presenti nella carne in scatola, nessuna di queste sostanze è strettamente necessaria, come hanno già dimostrato i produttori più intraprendenti”(9)… “Potrebbero essere eliminati  o ridotti anche nei prodotti industriali, se le condizioni di produzione fossero più igieniche e accurate” (10).
COLORANTI
Si trovano nei prodotti dolciari: caramelle, gomme da masticare, pastiglie varie, gelati, ghiaccioli, nei dolci,  nelle miscele per torte, nei biscotti, budini, conserve di frutta, marmellate, mostarde, nella frutta e verdura in scatola, sciroppi di frutta, liquori, bibite analcoliche, ma anche in minestre pronte, pesce affumicato, maionese, margarina, sottaceti e sottoli.

E 102 TARTRAZINA
E 104 GIALLO DI CHINOLINA
E 110 GIALLO ARANCIO
E 120 COCCINIGLIA
E 123 AMARANTO
E 124 ROSSO COCCINIGLIA
E 127 ERITROSINA
E 128 ROSSO 2G
E 131 BLU PATENT
E 141 CROROFILINE
E 142 VERDE ACIDO BRILLANTE BS
E 150 a/b/c/d  VERDE S ,CARAMELLO SEMPLICE, SOLFITO-CAUSTICO
E 151 CARAMELLO SOLFITO-AMMONIACALE
E 153 NERO BRILLANTE BN
E 171 BIOSSIDO DI TITANIO
E 172 OSSIDI E IDROSSIDI DI FERRO
E 173 ALLUMINIO
E 174 ARGENTO
E 175 ORO

CONSERVANTI
Sono impiegati nei formaggi, frutta secca e candita, maionese, margarina, pan carré, pesce, prodotti da forno, succhi di frutta, yogurt alla frutta.
Mentre i nitrati e nitriti sono carcinogeni ben noti (11), i benzoati e i solfiti  possono provocare  reazioni allergiche (12).

E 210 ACIDO BENZOICO
E 211 BENZOATO DI SODIO
E 212 BENZOATO DI POTASSIO
E 213 BENZOATO DI CALCIO
E 214 ETIL P-OSSIBENZOATO
E 215 ETIL P-IDROSSIBENZOATO SODICO
E 216 PROPILE P-OSSIBENZOATO
E 217 SALE SODICO DELL’ESTERE PROPILICO DELL’ACIDO P-OSSIBENZOICO
E 218 METIL-P-OSSIBENZOATO
E 219 DERIVATO SODICO DELL’EST.MET. DELL’ACIDO P-OSSIBENZOICO

Questo sottogruppo costituito da Anidride solforosa e composti di zolfo beneficiano di una deroga e non sono segnalati sulle etichette. Sono usati nel vino e nella birra,  nei succhi di frutta e nella frutta fresca.

E  220 ANIDRIDE SOLFOROSA
E 221 SOLFITO DI SODIO
E 222 BISOLFITO
E 223 METABISOLFITO DI SODIO
E 224 METABISOLFITO DI POTASSIO
E 226 SOLFITO DI CALCIO
E 227 BISOLFITO DI CALCIO
E 230 DIFENILE
E 231 ORTOFENILFENOLO
E 232 ORTOFEILFENATO DI SODIO
E 233 TIOBENDAZOLO
E 235  PIMARICINA
E 236 ACIDO FORMICO
E 237 FORMIATO DI SODIO
E 238 FORMIATO DI CALCIO
E 239 ESAMETILENTETRAMINA
E 240 ALDEIDE FORMICA
E 249 POTASSIO NITRITO
E 250 NITRITO DI SODIO
E 251 NITRATO DI SODI
E 252 NITRATO DI POTASSIO
E 234 NISINA ( un antibiotico )

ANTIOSSIDANTI
Sono impiegati per impedire ai grassi di irrancidire, li possiamo trovare nel burro, nella margarina, negli oli da cottura, nei prodotti da forno che contengono grassi, budini, caramelle, carne fresca confezionata, carne in scatola, chewing-gum, confetteria, creme per pasticceria, frutta candita, insaccati, latte e uova  in polvere impiegati per la preparazione di dolci e biscotti industriali, patate crude, sottaceti, vini.

E 310 GALLATO DI PROPILE
E 311 GALLATO DI OTTILE
E 312 GALLATO DI DODECILE
E 320 BHA – BUTILIDROSSIANISOLO
E 321 BHT – BUTILIDROSSITOULENE
E 325 -E327 LATTATI (rischiosi per i bambini)
E 338  ACIDO ORTOFOSFORICO
E 339-341 ORTOFOSFATI (possono trasformarsi in polifosfati, pericolosi per il metabolismo del calcio

DOLCIFICANTI  O EDULCORANTI ARTIFICIALI
Sono impiegati per dolcificare senza aggiungere calorie, i più comuni Saccarina, Ciclamati e Aspartame. Bibite, dolciumi dietetici, prodotti “light”. La saccarina provoca il cancro nei ratti solo se viene somministrata per due generazioni (13), disordini nella digestione e nella coagulazione del sangue, oltre ad allergie della pelle negli uomini. L’Aspartame è così composto: Acido aspartico 40%, Fenilalanina 50%, Metanolo 10% (alcool metilico al 10%). Per maggiori informazioni su questo prodotto vi segnaliamo di approfondire in Internet “La Leva di Archimede”

Nelle etichette può essere identificato come:
E 951 ASPARTAME
E 950 ACESULFAME -K
Oppure con il nome di:
Phenilanine – Fenilalanina –  Sunette

AGENTI SBIANCANTI
Usati per rendere più bianca la farina, distruggono quasi tutte le sostanze nutritive, soprattutto la vitamina E. Le farine integrali per legge non contengono additivi.
ACIDIFICATORI E CORRETTORI D’ACIDITA’
Regolano il pH degli alimenti per impedire lo sviluppo di microrganismi, e per modificare la consistenza di certi alimenti, e per esaltarne il colore e l’aroma. Sono impiegati in bevande, conserve, marmellate, salse, sciroppi, succhi di frutta, vino, dolci.
ADDENSANTI E GELIDIFICANTI
Contribuiscono a dare all’alimento una determinata consistenza. Sono nelle bevande al cacao, budini, caramelle, confetteria, creme per pasticceria, gelati, maionese, prodotti da forno, salse.

AGENTI DI RIVESTIMENTO
Proteggono la superficie dei prodotti da attacchi di muffe e funghi. Soprattutto nei formaggi e negli agrumi.

AROMATIZZANTI
Costituiscono il gruppo più numeroso degli additivi. “Su pochi sono stati eseguiti i test, e non ci sono elenchi di quelli permessi” (14).  Non hanno un numero di codice Cee, la legge chiede solo che venga specificato se sono naturali (in etichetta “aromi naturali”) o se non  lo sono (allora si potrà leggere solo “aromi”). In Europa ne vengono utilizzati circa 3.500 tra naturali e sintetici. Nelle bibite, budini, cacao, cioccolata, dolci, gelati, caramelle e dolciumi, insaccati, pietanze confezionate, prodotti da forno, prodotti espressi.
ESALTATORI D’AROMA
I Glutammati, compreso il Glutammato Monosodico E 621, “esaltatore di sapidità” in persone sensibili può provocare mal di testa, senso d’oppressione al torace, bruciore in diverse parti del corpo.
Si trova nei dati da brodo, negli alimenti contenenti carne, come paste ripiene e primi pronti, nei salumi, soprattutto würstel e il prosciutto cotto, in molti prodotti in scatola, prodotti per dietetici, spezie.
EMULSIONANTI
Consentono la mescolanza tra sostanze acquose e grassi. Nei budini, estratti aromatici, gelati, insaccati, margarina, patè, preparati per torte, prodotti da forno, purè di patate, salse.
STABILIZZANTI
Permettono di mantenere nel tempo determinate caratteristiche per esempio la schiuma. Soprattutto nella birra.

Anche i Polifosfati rientrano nella categoria, sono usati nella produzione di formaggini e del prosciutto cotto. E 450 POLIFOSFATI DI SODIO E POTASSIO

AGENTI LUCIDANTI
Si impiegano per stendere sui cibi una pellicola protettiva o brillante.

Per esempio:
E 905 IDROCARBURI MINERALI
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Per una dieta POVERA di Additivi sono indicati:

CEREALI: ogni tipo di cereale (meglio se biologico per evitare prodotti transgenici e residui di antiparassitari) come frumento, avena, mais, grano saraceno, farro, riso, orzo, miglio, tapioca, sago…
FARINE: frumento, mais, avena, riso, patate, (non acquistare composizioni di tipo commerciale di vari tipi di farine perché potrebbero contenere coloranti).
PANE: acquistare il pane dove si sa che non sono usati additivi (“miglioratori di pasta” esempio acido tartarico), e sia fatta una lievitazione naturale, non accelerata da altre sostanze chimiche; le torte e i biscotti è meglio che siano fatte in casa con lievito privo di aroma alla Vaniglia – Vannillina (aldeide aromatico, presente nella vaniglia, ottenuta per sintesi specialmente  da eugenolo).
PASTA: ogni tipo di formato come maccheroni, fusilli, spaghetti… purché non colorata.
VEGETALI:  prediligere quelli freschi, ma si possono usare anche quelli secchi o congelati. Da evitare quelli in vaso e in barattolo.
FRUTTA: fresca, evitate la frutta congelata, in vaso o in barattolo, la frutta candita, quella secca può contenere anidride solforosa.
LATTE: fresco, meglio se biologico e yogurt. Non acquistare invece yogurt aromatizzati o colorati.
FORMAGGI: mozzarella, parmigiano.
BURRO: fresco, non la margarina (nel sito: Igiene, Alimenti e Nutrizione una scheda tecnica sugli ingredienti e il processo di lavorazione della Margarina http://digilarder.iol.it/giovannapelle/index.htm).
PANNA: fresca
CARNE: preferire quella fresca, ma anche congelata e salata, non usate carne in scatola o che abbia subito trattamenti, come salsicce, salami, sconsigliati i salumi, tranne per il prosciutto crudo doc.
UOVA: meglio se biologiche perché non contengono coloranti artificiali per il tuorlo.
PESCE: privilegiare sempre il fresco, ma consentito il congelato e salato. Evitate quello in scatola, affumicato, il fritto già impanato che contiene coloranti, ma anche pasticci di pesce, polpette se non fatte in casa.
MINESTRE: con ingredienti freschi e permessi. Evitare le minestre pronte, in barattolo, in busta.
ZUCCHERO: di questo prodotto è da preferire il tipo integrale, lo zucchero raffinato si ottiene dopo un processo industriale abbastanza laborioso: “viene trattato con latte e calce viva, poi biossido solforico (una sostanza che lo rende bianco) infine viene messo a macerare in ammoniaca e resina” (15). Il miele integrale va consumato non sottoposto a cottura. Altri tipi di dolcificanti naturali: zucchero integrale di canna, succo d’Agave, succo d’Acero, fruttosio, malto, melassa, blackstrap, Stevia. ( per maggiori informazioni visionare ALTERNATIVE ALLO ZUCCHERO nel sito: http://www.laleva.cc/index.html).
CONFETTURE : fatte in casa o biologiche e senza coloranti.
OLI VEGETALI: Quello d’oliva è consigliabile sceglierlo exstravergine, per gli altri tipi di oli di mais, girasole, sesamo, lino attualmente si trovano in commercio prodotti biologici senza sostanze aggiunte per l’estrazione.
ACETO, SALE: integrale marino – Non usare preparati già pronti per condire, la maionese e altre salse solo se preparate in casa con gli ingredienti indicati.
BEVANDE: “La maggior parte dell’acqua che viene fornita è piena di prodotti chimici: non solo cloro e fluoruro (che ormai sono di routine), ma un’ampia varietà di composti tossici organici e chimici come i PCB, i residui di antiparassitari, i nitrati e i metalli pesanti (fra cui piombo, mercurio e cadmio)” (16). E’ meglio utilizzare acqua priva di cloro (Nel sito internet IGIENE, ALIMENTI e NUTRIZIONE, una scheda tecnica sulla Clorazione alla sezione Acque Potabili http://digilarder.iol.it/giovannapelle/index.htm).

Da evitare birra, vino, o altre bibite in bottiglia e lattina.

“Il caffè contiene altre sostanze chimiche, tra cui le metilxatine, che sono tossiche: i semi di caffè tendono a trattenere alte concentrazioni di residui di antiparassitari e i caffè decaffeinati senza acqua sono spesso trattati con la stessa sostanza chimica che si trova nei solventi per il lavaggio a secco, il cloruro di metile” (17).
Le pentole migliori per cucinare sono quelle di acciaio inossidabile o pirofile di vetro. Conservate gli alimenti possibilmente in contenitori di vetro. Ogni altro materiale può rilasciare sostanze indesiderate nei cibi.
Queste informazioni sono prodotte da una malata di Sensibilità Chimica Multipla, considerazioni che scaturiscono dalla propria esperienza personale per la gestione della malattia e di quella di altri malati internazionali che condividono queste problematiche, con il supporto di alcune pubblicazioni e di indicazioni mediche che abbiamo ricevuto nel corso di questi anni. Si ricorda che le intolleranze agli alimenti e alle sostanze in essi contenuti variano da individuo ad individuo, dipendendo dalla costituzione genetica della persona, dal tipo e dalla quantità delle sostanze chimiche coinvolte.

È sempre bene intraprenderle i cambiamenti del tipo d’alimentazione dopo un consulto e controllo medico.

RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
1. New Scientist “Just for you” One person’s cure can be somebody else’s poison. To find out which grug is right for you, reports Karen Schmidt, doctors may soon turn to genetic testing. 14 novembre 1998 pag.36 www.newscientist.com
2. Informazioni Internet – Sensibilità Chimica Pag. 1 www.moreton.com.au/ana/anastory.htm
3. Allergie di Ellen Rothera  L’Altra Medicina /174 Edizioni Red 1997  Capitolo Additivi Alimentari pag. 23
4. Allergie di Ellen Rothera  L’Altra Medicina /174 Edizioni Red 1997  Capitolo Additivi Alimentari pag. 23
5. Allergie di Ellen Rothera  L’Altra Medicina /174 Edizioni Red 1997  Capitolo Additivi Alimentari pag. 23
6. Primo non  inquinare – Dizionario per vivere bene rispettando la natura –  di Viviana Guolo  Edizioni Sperling & kupfer 1993 Additivi pag.14
7. I segreti delle etichette – Consumare senza essere consumati – Supplemento al numero 39 de “Il Salvagente” Settembre 1997 pag. 20
8. I segreti delle etichette – Consumare senza essere consumati – Supplemento al numero 39 de “Il Salvagente”  Settembre 1997 pag. 25
9. Allergie di Ellen Rothera  L’Altra Medicina /174, Edizioni Red 1997  Capitolo Additivi Alimentari pag. 23
10. Allergie di Ellen Rothera  L’Altra Medicina /174, Edizioni Red 1997  Capitolo Additivi Alimentari pag. 24
11. Il potere curativo dei cibi di Michael T.Murray,  Edizioni Red 1997  Capitolo  Additivi alimentari e gli inquinanti pag.112
12. Il potere curativo dei cibi di Michael T.Murray,  Edizioni Red 1997 Capitolo  Additivi alimentari e gli inquinanti pag.112
13. Il potere curativo dei cibi di Michael T.Murray,  Edizioni Red 1997 Capitolo  Additivi alimentari e gli inquinanti pag.110
14. Naturalmente Autori A.A.M. Terra Nuova, Edizioni Abele 1998 pag. 42

15. Breve articoletto “Lo zucchero grezzo è migliore” rivista Vivere Sani e Belli

16. Il potere curativo dei cibi di Michael T.Murray,  Edizioni Red 1997  Capitolo  Additivi alimentari e gli inquinanti pag.121

17. Una Casa sana e sicura  di Gillian Martlew e Shelley Silver Edizioni  Sperling & Kupfer 1993 Capitolo 7 Proteggersi con l’alimentazione pag.233
18. E for Additives di Maurice Hanssen, Wellingborough, Northamptonshire, Thorsons, 1987
19.  A consumer’s dictionary of food additives di Ruth winter, Crown Publishers
20. Dieta Povera di additivi Prof. Rosario Scolozzi  Titolare di Immunologia Clinica Allergologia Università di Ferrara

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