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Quattro scienziati europei lanciano l’allarme: “Impatto dei Campi elettromagnetici sulla nostra salute”

Appello del 23 marzo 2009
Traduzione a cura di A.M.I.C.A.

L’evoluzione Darwiniana è avvenuta in presenza di campi elettromagnetici naturali e la ricezione di questi campi è uno dei meccanismi biologici usati da uccelli e dalle api per la loro migrazione. Oggi nessuno scienziato può essere certo che la copertura dei territori europei da parte di molteplici campi elettromagnetici artificiali non abbia oggi e non avrà in futuro alcun impatto significativo sul comportamento e sulla conservazione della fauna.

Sono stati determinati gli effetti dei campi elettromagnetici sulla nostra salute attraverso l’osservazione clinica di un gran numero di ricerche tossicologiche e biologiche e attraverso alcuni studi epidemiologici. Attualmente in Europa c’è un numero crescente di pazienti “elettrosensibili“, cioè persone che hanno sviluppato un’intolleranza ai campi elettromagnetici. Anche se i meccanismi biologici dell’elettrosensibilità rimangono ignoti, tale sensibilità in Svezia è riconosciuta giuridicamente come un handicap.

Noi, medici e ricercatori di diversi stati dell’Unione Europea, agendo secondo il Giuramento di Ippocrate e nella piena indipendenza di giudizio, affermiamo:

  • che c’è un numero sempre crescente di pazienti intolleranti ai campi elettromagnetici;
  • che questa intolleranza pregiudica seriamente la loro salute, la vita familiare e professionale;
  • che non si può escludere la possibilità che questi individui elettrosensibili sviluppino malattie neurodegenerative o anche alcune forme di cancro;
  • che queste considerazioni devono essere tenute presenti dai sistemi di sicurezza sociale dei diversi Stati membri della Comunità Europea.

Noi avvertiamo i governi che, in base alle nostre conoscenze attuali, se non si prenderanno provvedimenti adeguati, dopo un periodo sufficiente di esposizione, questa intolleranza colpirà anche i bambini e provocherà un problema di salute pubblica notevole in tutti i paesi che si avvalgono, senza restrizioni, di tecnologie basate su campi elettromagnetici.

Sebbene la nostra conoscenza scientifica sia incompleta e produca controversie, la comunità scientifica internazionale all’unanimità è consapevole di un rischio potenzialmente serio per la salute pubblica e chiede con urgenza l’applicazione del principio di precauzione.

Seguire la scia di certi gruppi di interesse e compromettere la salute in nome di interessi econimici e finanziari di breve termine può solo causare un pericolo per tutti I cittadini.

Pr. Franz Adlkofer, Coordinatore dello European Reflex Program, Verum Foundation, Monaco di Baviera (Germania)

Pr. Dominique Belpomme, Università Parigi-Descartes, Dipartimento di Medicina Oncologica,Ospedale Europeo Georges Pompidou, Parigi (Francia)

Pr. Lennart Hardell, Reparto di oncologia, Ospedale dell’Università di Orebro (Svezia)

Pr. Olle Johansson, Reparto di Neuroscienze, Karolinska Institute, Istituto Reale della Tecnologia, Stoccolma (Svezia).

Originale: http://www.artac.info/static.php?op=Declaration23mars2009.txt&npds=1

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