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Effetti dei ripetitori dei cellulari sull’Uomo e sulla fauna

Nel 2015 è stato pubblicato un ampio studio condotto da esperti del “Ministero dell’Ambiente e delle foreste dell’Unione indiano dal titolo “Possibile impatto dei ripetitori di cellulari sugli uccelli, sulla fauna selvatica e sulle api“. La ricerca conclude che la diminuzione della popolazione di uccelli ad Indore, Bhopal, Jabalpur, Ujjain e in altre città sia da attribuire all’aumento delle radiazioni elettromagnetiche emesse dai ripetitori della telefonia mobile.

Nonostante alcuni rapporti rassicuranti, come lo studio italiano del 2005 (Galloni et al. 2005), la stragrande maggioranza della letteratura scientifica pubblicata indica che ci sono effetti nocivi dei campi elettromagnetici su varie specie.  La radiofrequenza, infatti, interferisce con i sistemi biologici delle api (Warnke 2007; vanEngelsdorp et al. 2010; Gould 1980; Sharma e Neelima R Kumar 2010) e degli uccelli. Le popolazioni più minacciate sono quelle che vivono in alto, ovvero in posizioni più esposte alle radiazioni dei ripetitori (Balmori 2006; Balmori e Hallberg 2007; Balmori Martínez 2003; Joris e Dirk 2007; Summers-Smith 2003).

La ricerca ha già dimostrato che nell’Uomo la radiofrequenza può produrre un aumento del rischio di tumori cerebrali (glioma), una riduzione del numero di spermatozoi e una ridotta mobilità degli spermatozoi, deformità congenite, problemi psichiatrici (stress, disturbi del sonno, perdita di memoria ecc.) e disturbi endocrini. Tuttavia aspetti simili devono ancora essere studiati negli animali.

Secondo i ricercatori bisogna concentrarsi urgentemente su questo rischio per la fauna prima che sia troppo tardi. Sarebbero necessari, in particolare degli studi di valutazione dell’impatto a lungo termine di queste radiazioni per monitorare il loro impatto a seconda delle intensità sempre crescenti nel nostro ambiente di vita. Nel frattempo dovrebbe prevalere il principio di precauzione e si dovrebbero migliorare i gli standard di sicurezza sui campi elettromagnetici per adeguarli a quelli migliori adottati nel mondo

Il Prof. Girish Kumar del dipartimento di ingegneria elettrica dell’ IIT-Mumbai, che ha condotto un ampio studio sugli effetti dannosi delle radiazioni dei ripetitori di cellulari sugli esseri umani, sugli uccelli e sugli animali, ha concluso che i passeri, le api e i pavoni sono gravemente colpiti dalle radiazioni dei ripetitori di telefonia mobile perché la superficie del loro corpo è maggiore, così assorbono una quantità di radiazioni maggiore rispetto al loro peso corporeo.

Secondo il Prof. Kumar la radiazione dei ripetitori di cellulari incide sul corpo umano o su quello degli uccelli, mettendo in vibrazione le molecole nel sangue. Con il GSM900 i liquidi, in particolare l’acqua, vibrano ad una velocità di 900 milioni al secondo mentre con il GSM1800 vibrano 1.800 milioni di volte al secondo. Queste vibrazioni causano danni al DNA e producono alterazioni dei tessuti.

Per un approfondimento sugli effetti della radiofrequenza sulla flora e sulla fauna o sugli effetti sanitari dei ripetitori dei cellulari si può leggere il libro “Wireless. Tutta la verità su cellulari, ripetitori, Wi-Fi e 5G“. I proventi del libro sono donati dagli autori all’associazione AMICA per promuovere la ricerca scientifica e la divulgazione sugli effetti dell’inquinamento chimico ed elettromagnetico sulla salute.

Francesca Romana Orlando

Foto di Cock-Robin da Pixabay

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