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Zurigo lancia il primo Progetto di Edilizia per MCS in Europa e apre la gara d’appalto

Silvia K. Müller, CSN – Chemical Sensitivity Network, Novembre 2009

La città svizzera di Zurigo ha avviato una gara di appalto per un Progetto di Casa per MCS. Le persone con sensibilità chimica, comunemente nota come MCS (Sensibilità Chimica Multipla), avranno una casa in bioedilizia. Per queste persone vivere negli appartamenti standard è quasi impossibile. Le sostanze provenienti dalle sostanze chimiche dei materiali da costruzione in concentrazioni tollerate dalle persone sane causano loro reazioni alla salute inaccettabili. E’ necessaria per loro un’abitazione priva di sostanze tossiche al fine di una stabilizzazione della salute e per tenersi ragionevolmente liberi dai sintomi.
Attualmente tali progetti finanziati dal settore pubblico per le persone affette da malattie ambientali esistono solo negli Stati Uniti e in Giappone. La città di Zurigo sta affrontando questo complesso problema con impegno e comprensione per i malati. Il Comune spera anche di sviluppare concetti innovativi per ulteriori progetti di edilizia pubblica, di cui potrebbero beneficiare molte più persone. In realtà, il completamento del progetto richiederà un po’di tempo, ma sembra essere molto promettente, perché è sostenuto attivamente da molti professionisti. La ricerca di un immobile idoneo per il progetto è durata mesi. Il luogo dove deve sorgere la casa deve rispondere ad una serie di criteri. Christian Schifferle, il presidente della cooperativa edilizia residenziale UN’ABITAZIONE SANA,  è andato con gli specialisti a selezionare luoghi da edificare diverse volte. Alla fine il sito è stato trovato. Un sogno si è avverato per questo cittadino svizzero molto impegnato: il Progetto di una Casa Sana per MCS diventerà realtà.

All’inizio di novembre la città di Zurigo ha pubblicato un comunicato stampa con informazioni dettagliate sul  progetto. L’associazione tedesca CSN e AMICA inviano i loro migliori auguri. L’autorità per l’Edilizia del Comune sostiene l’abitazione per i casi gravi di malattie ambientali. E’ stato emesso il bando per la costruzione di un nuovo edificio a Rebenweg a Zurigo-Leimbach  in base ad una specifica prassi svizzera che permette di limitare la selezione a ditte esperte. E’ previsto un progetto, con un percorso non usuale, per un edificio residenziale per MCS compatibile con circa dieci o dodici piccoli appartamenti che soddisfano i più elevati standard di costruzione biologica. I team di architetti e progettisti hanno dovuto presentare al Dipartimento per l’Edilizia le loro offerte entro il mese di novembre. Una giuria sceglierà cinque ditte dalle domande ricevute, che devono presentare i loro lavori preliminari per il progetto entro il 15 aprile 2010. La decisione verrà presa a maggio.

La città di Zurigo ritiene che ci siano 5.000 casi di MCS grave in tutta la Svizzera. Spesso è impossibile per costoro trovare una casa adatta dove vivere. La maggior parte delle concentrazioni minime di sostanze chimiche innescano  sintomi come vertigini, mal di testa, dolori agli arti, della pelle e problemi di respirazione, stanchezza cronica. Chi è colpito in modo grave non può lavorare e si ritrova sempre ai margini della società, come dice il comunicato stampa di The City.
Con questo progetto pilota di una abitazione in edilizia biologica compatibile, la cooperativa per l’edificio residenziale CASA SANA per MCS, fondata nel 2008 con sede a Zurigo e la città di Zurigo desiderano fornire un’abitazione MCS idonea. Il sito a Rebenweg con i suoi 1.214 mq è stato valutato a fondo e, cosa particolare per le condizioni di Zurigo, la sua qualità dell’aria è buona.
Poiché la cooperativa per il nuovo edificio residenziale è carente di adeguate risorse economiche, la città sta anticipando il finanziamento del concorso per il progetto con 150.000 franchi svizzeri. Il valore del progetto è calcolato in 5 milioni di franchi. Al fine di realizzare affitti a prezzi accessibili, la Cooperativa si propone di coprire i 1,5 milioni di franchi con una raccolta di fondi.

Intervista di Silvia Mueller a Christian Schifferle

Christian Schifferle è stato intervistato da Silvia K. Mueller. Ha raccontato come è nata l’idea di creare un progetto in Svizzera per una abitazione idonea a malati di MCS e quali ostacoli ha dovuto superare, ma anche quale grande supporto abbia ricevuto.

Silvia K. Mueller: Christian, siamo tutti molto orgogliosi di te e molto felici per il progetto di una casa per MCS che si sta avviando in Svizzera. Quanto tempo c’è voluto prima che l’idea del progetto prendesse corpo e quale è stata la tua motivazione?
Christian Schifferle: Dato che ho sofferto di patologie ambientali fin da piccolo, e ho circa 50 anni, ho chiesto al governo di Zurigo, circa 20 anni fa, un’abitazione per i malati di MCS. Ho chiesto tante volte e con molta perseveranza. Sono cresciuto in mezzo alle vernici alla nitro e, ovviamente, ero sempre malato, ma NESSUNO mi prendeva sul serio ed ero trattato come un simulatore.
SKM: hai sofferto nell’essere costretto dentro la vita di un estraneo dentro il quale eri imprigionato?
CS: Si, perché sin dall’inizio ho combattuto una battaglia solitaria per sopravvivere. L’essere escluso mi ha segnato e mi ha trasformato in un attivista politico per la MCS che pensa in modo spirituale ma che deve attivarsi in modo concreto perché qualcosa venga fatto. Le azioni parlano più delle belle parole. La critica da parte degli altri e la mancanza di solidarietà mi ha colpito a fondo. Ho fondato così la Swiss MCS League http://www.mcs-liga.ch/ circa dieci anni fa. Sembra che la MCS sia il mio destino e il mio compito per la vita, perché ho questa malattia sin dall’infanzia.
SKM: Cosa pensa che abbia preparato la Città di Zurigo per questo progetto innovativo, che tra l’altro potrebbe portare vantaggi anche per altri progetti per l’edilizia oltre alla MCS? Abitare sano non è solo di moda ma sembra essere anche una scelta per la salute e molto importante per l’esistenza umana. E’ stata questa l’idea decisiva per la città di Zurigo?
CS: Ho iniziato a promuovere campagne di fronte al municipio di Zurigo e sono stati pubblicati articoli sui media locali e della contea. Ciò ha permesso che anche altri malati di MCS abbiano contattato le autorità. Ora la città ci riconosce come persone serie ed è interessata ad imparare dal nostro progetto di edilizia abitativa MCS come si costruisce in modo più sano. Adesso cercheremo di offrire questa nostra esperienza ai media e credo, inoltre, che sia veramente grande quello che fate attraverso l’associazione CSN-Germania per noi malati di MCS. Grazie alla forza di questo progetto immobiliare, si potrebbe aprire la strada anche ad una fondazione per MCS, un’idea che mi sta molto a cuore.
SKM: Come siete riusciti a farvi ascoltare dal Comune di Zurigo, che attualmente – così si può dire – sembra come un sogno che diventa realtà per i malati di MCS?
CS: Semplicemente è avvenuto grazie alla pressione esercitata per lungo tempo dagli articoli sui media. Quello che la città di Zurigo sta facendo ora è importantissimo. Un ringraziamento particolare deve andare a loro per questo progetto pionieristico. Per fortuna i tempi sono cambiati. Oggi apprezziamo il progetto Case Sane http://www.gesundes-wohnen-mcs.ch/. Noi malati ambientali dobbiamo sostenerlo per creare un precedente. Case Sane per malati ambientali è un progetto che aiuta gli altri ad avere una migliore comprensione di questa malattia ambientale e che ci porta ad essere accettati.
SKM: Chi erano e chi sono i maggiori sostenitori del vostro progetto?
CS: Innanzitutto ci sono stati questi circa 45 soci di una cooperativa che hanno acquistato una o più azioni per circa 330 Euro e più l’una, per ora. Abbiamo avuto un buon inizio con un totale di circa 20.000 euro. Dobbiamo ricordare i due medici Dr. Romano Lietha e il Dr. Klaus Tereh che ci hanno sostenuto fin dagli inizi e che entrambi sono nel comitato esecutivo.
SKM: da alcuni mesi abbiamo emergenze gravi in Germania e abbiamo un disperato bisogno di cercare rifugi per i casi di MCS, che sono peggiorati e non possono trovare una sistemazione per sopravvivere. Vuole offrire un alloggio per le emergenze?
CS: Sì, la carenza di alloggi per le altre persone colpite da malattia ambientale mi tocca da vicino. Naturalmente abbiamo intenzione di offrire alloggi di emergenza. Sicuramente ti ricordi di quello che ho vissuto, quando ho cercato un sito per la mia vecchia roulotte. Non lo dimenticherò mai, nemmeno le numerose notti che ho trascorso fuori nei boschi, dormendo all’aperto su una sedia a sdraio. Per questo vogliamo appartamenti di emergenza per dare ricovero con una camera comune libera da profumi dove i malati di MCS possono incontrarsi. Le regole della casa saranno rigorosamente adattate alla MCS.

SKM: Christian ti auguriamo che la MCS Housing Project venga realizzata velocemente e senza problemi, così da cambiare la tua vita nomade sulla roulotte. Che ne farai della tua roulotte in montagna, quando finalmente avrai una casa MCS compatibile?
CS: siccome sono sensibile anche al calore e reagisco alle temperature calde delle zone meno elevate, al momento continuerò a tenere il caravan. Dato che molti pazienti con MCS sono sensibili al calore, abbiamo anche intenzione di fornire appartamenti di emergenza compatibili con la MCS e per le vacanze in montagna. Nel lungo periodo il nostro obiettivo è di instaurare un sistema di appartamenti per le vacanze, perché le persone malate MCS difficilmente trovano case per le vacanze compatibili con la malattia. Sarebbe bello avere appartamenti anche in zone marine. Il Progetto MCS Housing di Zurigo, ovviamente, non potrà pianificare le necessità di tutti i malati di MCS, ma sarà un impulso pionieristico per dare origine a molti altri progetti per una casa per MCS.

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