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5G: l’industria pretende di alzare le radiazioni ambientali

La Commissione IX Trasporti della Camera dei Deputati ha avviato una “INDAGINE CONOSCITIVA SULLE NUOVE TECNOLOGIE DELLE TELECOMUNICAZIONI, CON PARTICOLARE RIGUARDO ALLA TRANSIZIONE VERSO IL 5G ED ALLA GESTIONE DEI BIG DATA” e alla fine del 2018 ha avviato delle audizioni sul 5G e ha ascoltato per prima l’industria della telefonia mobile.

Wind-Tre, Fastweb e Vodafone chiedono un aumento dei limiti di legge per far funzionare meglio la nuova rete 5G, sostenendo che i limiti italiani siano troppo bassi rispetto agli standard europei. A.M.I.C.A. ritiene invece che le posizioni dell’Europa in merito agli standard di sicurezza per i campi elettromagnetici siano pesantemente viziate da scienziati con conflitti di interessi.

La Commissione Europea in merito al 5G si è basata sul parere dell’ICNIRP, un’associazione privata che non è obbligata a dare alcuna garanzia di trasparenza e di assenza di conflitto di interessi come invece è tenuta a fare un’agenzia di salute pubblica. Report nella sua inchiesta di dicembre 2018 ha chiaramente evidenziato che alcuni membri dell’ICNIRP sembrano avere conflitti di interessi. Il Prof. Martin Pall dell’Università di Washington ha chiaramente smontato la posizione scientifica dell’ICNIRP spiegando che il 5G non è affatto sicuro per la salute pubblica come si vuole far credere. Scarica qui lo studio del prof. Pall.

A.M.I.C.A., ICEMS e altre associazioni hanno chiesto a Dicembre alla Commissione di essere ascoltate per sostenere una posizione diametralmente opposta. I limiti italiani di 6 V/m per il luoghi dove si permane per più di 4 ore sono troppo alti, nonostante siano tra i più bassi in Europa. La ricerca scientifica indipendente ormai da più di 10 anni ha identificato come massimo limite sopportabile da adottare immediatamente quello di 0,6 V/m con un obiettivo da perseguire nel medio termine di 0,2 V/m.

Gli stessi limiti sono stati proposti dal Gruppo Bionitiative, da ICEMS e dalla Risoluzione 1815 del 2011 dell’Assemblea Plenaria del Consiglio d’Europa.

Al 18 Gennaio 2019 la Commissione Trasporti della Camera dei Deputati non ha ancora dato risposta alla richiesta di udienza.

Fonti

Audizione FASTWEB

http://www.camera.it/leg18/1079?idLegislatura=18&tipologia=indag&sottotipologia=c09_telecomunicazioni&anno=2018&mese=12&giorno=18&idCommissione=09&numero=0004&file=indice_stenografico

Audizione WIND – TRE
Audizione VODAFONE
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