Adattamento di un articolo del Decision News Media, 24 aprile 2006
A cura di A.M.I.C.A. –www.infoamica.it
Le nanoparticelle sono elementi della dimensione inferiore a 100 nano-metri e si usano non solo per componenti elettronici, ma anche nella formulazione di prodotti cosmetici e per la cura personale in quanto riescono a penetrare meglio nel derma. Poiché il loro equilibrio chimico varia quando usato con altri ingredienti, è ancora necessaria della ricerca ulteriore per stabilire la loro sicurezza.
In Germania il Centro per la Ricerca Ambientale UFZ di Leipzig ha lanciato, con il supporto del governo tedesco, il progetto di ricerca INOS (Identification and Assessment of the Effects of Engineered Nanoparticles on Human and Environmental Health) per lo studio degli effetti delle nano-particelle sulla salute umana e ambientale. L’obiettivo è quello di creare un archivio di dati sui rischi potenziali.
Il colosso tedesco della chimica Beiersdorf ha fondato ad Amburgo il centro di ricerca e sviluppo sulle nano-tecnologie e la Germania si sta imponendo come leader nel settore. Gli addetti ai lavori sostengono, però, che l’unico modo di far decollare queste tecnologie è, così come avviene in altri settori innovativi, informare e assicurare l’opinione pubblica sui possibili effetti sulla salute e sull’ambiente.