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Il Wi-Fi produce cambiamenti comportamentali e un aumento dello stress ossidativo cerebrale

Un gruppo di ricercatori indiani, guidati R. Varghese, ha pubblicato una nuova ricerca sugli effetti biologici del Wi-Fi, ovvero sulla radiazione da radiofrequenza a 2,4 GHz, che ha visto esposti dei ratti Sprague Dawley femmine per 4 ore al giorno per 45 giorni per valutarne poi alcuni parametri comportamentali e dello stress ossidativo.
I test comportamentali di ansia, apprendimento e memoria sono stati avviati a partire dal trentottesimo giorno. Il quarantacinquesimo giorno, dopo aver sacrificato i ratti, sono stati stimati negli omogenati del cervello i parametri di stress ossidativo ed è emerso che i ratti esposti mostravano una perdita della memoria e un comportamento ansioso. Sempre nei ratti esposti alle radiazioni, l’esposizione ha ridotto, inoltre, le attività della superossido dismutasi, della catalasi e del glutatione mentre sono aumentati i livelli di perossidazione lipidica cerebrale, indicando una compromissione della capacità antiossidante.
L’analisi cellulare ha permesso di evidenziare nei ratti esposti un significativo incremento del marcatore apoptotico della caspasi 3 nel gruppo esposto alle radiazioni rispetto al gruppo di controllo, mentre non c’erano cambiamenti significativi negli esami istopatologici, né delle alterazioni dei livelli cerebrali del TNF-α.
I ricercatori hanno, quindi, concluso che l’esposizione dei ratti alla radiazione del Wi-Fi (2,45 GHz) porta a cambiamenti dannosi nel cervello come l’abbassamento dell’apprendimento e della memoria, ma anche un’espressione del comportamento ansioso nei ratti , oltre al crollo dei sistemi enzimatici antiossidanti a livello cerebrale.

Ci sono già diversi studi pubblicati che evidenziano un aumento dello stress ossidativo nei topi esposti al Wi-Fi e almeno due ricerche hanno riscontrato un aumento dello stress ossidativo nei pazienti con elettrosensibilità. Visto che i soggetti elettrosensibili risentono particolarmente del Wi-Fi AMICA ha deciso di proporre al Dott. Fiorenzo Marinelli e al Prof. Mario Barteri di studiare in modo specifico gli effetti della radiazione a 2,4 GHz sugli enzimi stessi e sul glutatione, visto che i due ricercatori avevano già svolto diverse ricerche sugli effetti enzimatici della radiazione del cellulare.

I risultati preliminari della ricerca, che ha ricevuto un finanziamento da AMICA, sono stati presentati recentemente ad un convegno di Milano Marittima, e dimostrano che la radiazione produce un’alterazione significativa sul glutatione. La ricerca è in corso di pubblicazione.

Recensione di Francesca Romana Orlando per AMICA

Fonte: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/29153770

Autori dello studio: Varghese R1, Majumdar A2, Kumar G3, Shukla A4.
Affiliazioni:
1 Department of Pharmacology, Bombay College of Pharmacy, Mumbai 400 098, India. Electronic address: rinijesus123@gmail.com.
2 Department of Pharmacology, Bombay College of Pharmacy, Mumbai 400 098, India. Electronic address: anuradha.majumdar@gmail.com.
3 Department of Electrical Engineering, Indian Institute of Technology Bombay, Mumbai, India. Electronic address: prof.gkumar@gmail.com.
4 Department of Electrical Engineering, Indian Institute of Technology Bombay, Mumbai, India. Electronic address: shuksiitb@gmail.com.
Titolo: Rats exposed to 2.45GHz of non-ionizing radiation exhibit behavioral changes with increased brain expression of apoptotic caspase 3.

Pubblicazione: Pathophysiology. 2017 Nov 14. pii: S0928-4680(17)30052-4. doi: 10.1016/j.pathophys.2017.11.001.

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