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Le Nazioni Unite concordi nel mettere al bando il mercurio

Una svolta storica verso la messa al bando della più potente neurotossina oggi conosciuta, il mercurio.

Al meeting di Nairobi in Kenya del Consiglio Direttivo del Programma Ambientale delle Nazioni Unite (UNEP) di venerdì 20 febbraio, più di 140 paesi hanno raggiunto un accordo unanime per negoziare un trattato legalmente vincolante con l’obiettivo di tagliare drasticamente l’uso del mercurio metallico, che è riconosciuto in tutto il mondo come neurotossico e inquinante.

L’inquinamento da mercurio deriva da varie attività industriali, come la produzione di cloro-alcali e la combustione del carbone, che contaminano fiumi e oceani, così come danneggia la salute di milioni di persone, specialmente feti e lattanti, addetti alle miniere d’oro e loro familiari.

Il ruolo della posizione degli Stati Uniti era molto importante: il giorno prima dell’accordo, infatti, la nuova amministrazione Obama ha condiviso l’idea di unirsi in un patto vincolante, facendo un passo storico che cambia direzione rispetto alla precedente amministrazione. L’amministrazione Bush aveva sempre preferito riduzioni volontarie nelle emissioni di mercurio invece di sottoscrivere un trattato vincolante.

Subito dopo l’annuncio del nuovo indirizzo degli Stati Uniti anche India e Cina, che prima si erano opposte a misure legalmente vincolanti, hanno superato la loro resistenza per un trattato mondiale sul mercurio al meeting. Speriamo che ci sia un progresso simile in questo anno anche all’incontro cruciale delle Nazioni Unite a Copenhagen per un accordo internazionale riguardo i cambiamenti climatici.

Achim Steiner, direttore esecutivo del Programma Ambientale delle Nazioni Unite, ha detto al Washington Post che solo alcune settimane fa, le nazioni erano divise su come raggiungere un accordo riguardo questo grande argomento di salute pubblica e l’annuncio di ieri è stato il culmine di sette anni di sforzi per rispondere a questo problema primario ambientale e di salute pubblica.

Le negoziazioni formali inizieranno verso la fine dell’anno, e i rappresentanti delle Nazioni Unite sperano di concludere i trattati nel 2013.

Tra gli otto punti del piano comune ci sono:

  • Spingere la capacità mondiale delle nazioni di stoccare in modo sicuro il mercurio;
  • Ridurre il rifornimento di mercurio, per esempio, dalle miniere più importanti di metalli pesanti;
  • Promuovere la consapevolezza riguardo la pericolosità dell’aumento di rischio attraverso progetti per ridurre l’uso del mercurio nelle miniere artigianali dove si stima che 10 milioni di minatori e i loro familiari siano esposti;
  • Ridurre il mercurio in prodotti come i termometri e lo smaltimento delle lampade fluorescenti compatte;
  • Ridurre il mercurio nei processi manifatturieri come in alcune cartiere o industrie plastiche.

1. Juliet Eilperin, Nations to Write Treaty Cutting Mercury Emissions, February 21, 2009.

2. World governments agree to crack down on mercury pollution, The Hindu, February 22, 2009.

3. Lettera al Presidente Obama del Gruppo di Lavoro Zero Mercury di cui AMICA è membro.

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