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Ospedali senza profumo in Svezia

A cura di A.M.I.C.A.
Negli ultimi mesi si è aperto un grande dibattito politico nella regione di Gothenburg dove 49 comuni stanno valutando l’introduzione di un divieto totale di uso di prodotti profumati negli ospedali. Tale regolamento, che riguarderebbe circa 50.000 addetti alla sanità e pazienti, si rende necessario per tutelare quel 6% della popolazione svedese che è ipersensibile alle fragranze contenute nei profumi, nei prodotti per capelli e nei deodoranti.
Il vero problema riguarda come le autorità faranno osservare il divieto. Come ha dichiarato la dottoressa Eva Millqvist dell’Ospedale di Sahlgrenska, che da anni studia la sensibilità chimica, non ci saranno poliziotti “anti-profumo”, ma ci si aspetta che il divieto venga rispettato per effetto di una vasta campagna di informazione (1).
o scorso settembre intanto la regione di Vaestra Goetaland ha deciso che negli ospedali bisogna usare solo prodotti per le pulizie, saponi e detersivi senza profumo e che il personale sanitario deve usare solo prodotti per la pelle e cosmetici senza profumazioni.
La decisione è contenuta nelle Linee Guida sul Tabacco e sui Profumi del Comitato dei Servizi Sanitari che prevedono anche restrizioni per il fumo (2). Già da tempo è permesso fumare solo all’esterno degli ospedali ma, con le nuove direttive, è vietato fumare al personale sanitario con gli stessi abiti usati per lavorare a contatto con i pazienti.
La regione ha fatto appello anche ai pazienti e ai visitatori affinchè si astengano dall’usare prodotti personali profumati quando frequentano gli ospedali.
Negli Stati Uniti, in Canada e in Giappone da anni esistono protocolli di divieto d’uso di prodotti profumati per l’igiene personale e per le pulizie così come politiche di abbattimento dei Composti Organici Volatili (VOC) sia negli ospedali che più in generale nei luoghi pubblici, visto il crescente numero di persone chimicamente sensibili.
Uno dei protocolli più conosciuti è quello del Mercy Medical Center di New York che consente l’assistenza anche ai pazienti più gravi di Sensibilità Chimica Multipla (MCS).

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