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Pericoli per la salute delle radiazioni 5G in condizioni di vita reale

Sulla rivista Toxicology Letters è uscito il 23 gennaio 2020 un interessante studio di un gruppo di scienziati americani e greci sugli effetti avversi delle radiazioni della telefonia mobile nelle reali condizioni d’uso.

L’articolo fa una panoramica degli studi medici e biologici sugli effetti della radiofrequenza dimostrando che questi non sono in grado di rispondere efficacemente alla domanda che tutti si pongono circa la sicurezza per la salute di queste radiazioni.

La ricerca, infatti, si concentra su singoli aspetti senza fare delle valutazioni organiche. Ci sono tre aspetti critici della ricerca che non permettono di trarre conclusioni sui rischi nella vita reale:

  • gli studi condotti su animali sono controversi perché, mentre l’estrapolazione dei risultati dai piccoli animali agli esseri umani è ormai abbastanza standardizzata nello studio degli effetti delle sostanze chimiche, per le radiazioni il discorso è del tutto diverso in quanto l’effetto della radiazione è legato molto alle dimensioni del soggetto esposto;
    • gli studi si concentrano di solito su un segnale elettromagnetico preciso e standardizzato, ma nella realtà le radiazioni usate nelle telecomunicazioni sono composte da un’onda portante con pulsazioni e modulazioni che cambiano a seconda delle tecnologie, producendo effetti che sfuggono alla ricerca;
    • nella vita reale i soggetti sono esposti sia a campi elettromagnetici che sostanze chimiche e biotossine che tendono ad aggravare gli effetti negativi delle radiazioni wireless attraverso effetti sinergici che andrebbero assolutamente studiati.

I ricercatori chiariscono che la letteratura scientifica pubblicata fino ad oggi dimostra molti potenziali effetti avversi per la salute della telefonia mobile come:

  • cancerogenicità (tumori / glioma cerebrale, carcinoma mammario, neuromi acustici, leucemia,
    • tumori della ghiandola parotide),
  • genotossicità (danno al DNA, inibizione della riparazione del DNA, struttura della cromatina), mutagenicità, teratogenicità,
  • malattie neurodegenerative (morbo di Alzheimer, sclerosi laterale amiotrofica),
  • problemi neurocomportamentali, autismo, problemi riproduttivi, esiti della gravidanza,
  • aumento dello stress ossidativo, infiammazione, apoptosi,
  • rottura della barriera emato-encefalica (che protegge dalle tossine che circolano nel sangue)
  • alterazioni della produzione di melatonina, disturbi del sonno, mal di testa, irritabilità, affaticamento, difficoltà di concentrazione, depressione, vertigini, acufene, bruciore e pelle arrossata, disturbi digestivi, tremore, irregolarità cardiache,
  • effetti negativi sul sui sistemi nervoso, circolatorio, immunitario, endocrino e scheletrico.

I ricercatori concludono che la imminente tecnologia 5G non avrà effetti solo sulla pelle e sugli occhi, come si credeva una volta, ma avrà anche effetti avversi sistemici, cioè su tutto il corpo.

Fonte: Kostoff RN, Heroux P, Aschner M, Tsatsakis A, ADVERSE HEALTH
EFFECTS OF 5G MOBILE NETWORKING TECHNOLOGY UNDER REAL-LIFE
CONDITIONS, Toxicology Letters (2020), doi: https://doi.org/10.1016/j.toxlet.2020.01.020

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