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Videochat sull’amalgama

Il 25 ottobre 2007 il Presidente dell’ANDI e il Prof. O. Tapparo hanno risposto al pubblico del Corriere della Sera – www.corriere.it

Dopo un primo articolo apparso sul sito del Corriere della Sera in cui il Presidente dell’Associazione Nazionale Dentisti Italiani proclamava la sicurezza dell’amalgama dentale con l’eccezione di alcuni casi, sono pervenute al giornalista Luigi Ripamonti diverse email di protesta, tra cui la nostra. Siamo stati invitati ad inviare un nostro rappresentante per poter realizzare un incontro con i lettori.

Alcuni si sono lamentati perché abbiamo scelto il Prof. O. Tapparo, ma ci sembrava la persona più indicata, non solo per la sua esperienza clinica sui pazienti, ma soprattutto per aver partecipato in prima persona al dibattito parlamentare in Svezia sulla messa al bando dell’amalgama.

A nostro parere la videochat è di grande interesse e ci permettiamo solo di segnalare il modo in cui il Presidente dell’ANDI elude le domande riguardo il conflitto di interessi nella sua organizzazione. Non ha detto, infatti, se vengono esclusi, quali membri, i medici che hanno contratti di consulenza con le industrie che producono amalgama. Ha soltanto risposto che secondo l’Istituto Superiore di Sanità, l’amalgama è sicura e, inoltre, che sono le stesse industrie a dichiarare che il 90% dei dentisti italiani non usa più amalgama “per motivi estetici”.

Primo andrebbe chiarito il conflitto di interessi anche nel Consiglio Superiore di Sanità e inoltre il fatto che i dentisti non usino più l’amalgama sembra proprio confermare i forti dubbi che riguardano questo materiale, forse perché tra “le vittime” dell’amalgama ci sono gli stessi dentisti.

Ricordiamo, infatti, che il primo caso denunciato in Italia di intossicazione accertata da amalgama risale al 1991 quando il dentista di Napoli, dott. La Vecchia rilasciò un’intervista alla trasmissione di Mino D’Amato in TV insieme all’attivista svedese Monica Kauppi.

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